Mons. Maffi

La sera del 14 febbraio, la nostra parrocchia ha ricordato don Isidoro nel XVII dalla scomparsa con una celebrazione presieduta da mons. Maffi, suo compagno di messa.
Nell’omelia commossa e intensa, mons. Maffi ha tracciato un ricordo vivo dell’amico don Isidoro.

Riportiamo di seguito il testo dell’omelia

Gn 9, 1-7
Prv 6, 12-19 
Mt 5, 20-26

Rosa Farioli

Don Isidoro è venuto nella nostra chiesa di S.Giuseppe, il giorno 1 febbraio 1990, quando ancora non era parrocchia.

Da lui abbiamo ascoltato le prime catechesi nella nostra chiesa . E’ iniziata con lui la vita della nostra parrocchia.

Era un sacerdote dinamico, molto attivo. Riusciva a conciliare la preghiera personale, il confessionale, la liturgia e la presenza nella Comunità Marco Riva.

Molto spesso, entrando in chiesa, lo vedevo nel suo confessionale: anche lì, quando non c’erano penitenti, lui era assorto in preghiera.

Marilena Goracci

Un ricordo di don Isidoro senza cadere nella retorica. Non è cosa facile, dal momento che ora si parla di lui come di un santo e chi l’ha conosciuto, avverte la straordinarietà di averlo incontrato personalmente..

Lo ricordo semplice ed austero ad un tempo: ricordo il suo sorriso genuino e disarmante, mentre la sua immagine scorre lungo la mia esistenza , comparendo in tanti e diversi momenti della mia vita.

Don Giuseppe Magnolini

Sono don Giuseppe Magnolini, il sacerdote di Brescia che le aveva scritto tempo fa, a più riprese, chiedendo materiale su don Lolo. Fino a settembre 2010, ero vicario parrocchiale a Castel Mella, una parrocchia a pochi chilometri dalla città; ora, dal 19 settembre 2010, mi trovo a Pisogne, sul lago d’Iseo. Sono vicario parrocchiale di cinque parrocchie di questa Comunità Pastorale. Il mio compito è la pastorale giovanile e quindi l’oratorio.

Stefania Castelli

Quando uno sceglie la scuola superiore, si orienta in base a criteri che generalmente sono quelli degli interessi culturali, delle attitudini o delle prospettive per il futuro che un corso di studi può offrire. Fu così per me, che non trovai nel Liceo Classico solo ciò che programmi e Piano per l’Offerta Formativa, oggi lo chiameremmo così, promettevano. No, vi trovai chi mi insegnò l’amore per la Verità e fu il mio insegnante di religione.

Don Angelo Casati

E noi tra fotogrammi spenti oscuramento d’umanità su sabbie smemorate grigie erbe incrudite di guerra, osiamo Lolo, dopo anni il tuo volto.

Osiamo il tuo silenzio nei nostri convegni del nulla, nei salotti del vuoto mediatico.

Osiamo i tuoi occhi veri sedotti dall’Altro, uomo della parola senza incantamento tra giullari e profeti di corte, lontani dai palchi della ostentazione ecclesiale.

E non era luogo dove posare il capo.

Ti vedevamo andare andare ed era passione del Vangelo.

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