Storia dell’associazione “Amici di don Isidoro”:

La sensazione che don Isidoro fosse un autentico uomo di Dio era diffusa e sentita, ma con la sua morte questa consapevolezza si fece ancora più profonda e si caricò dell’esigenza di venire trasmessa ad altri. Con questo proposito nel 2007 è nata l’associazione “Amici di don Isidoro”, la cui prima scintilla, in realtà, risale a molto tempo prima e precisamente al giorno del funerale del sacerdote: “L’immensa folla di persone che desideravano offrirgli un ultimo saluto ci diede la misura di quante persone lo amavano – spiega l’attuale presidente dell’associazione, Augusta Daverio -. Ciascuno di noi aveva vissuto con lui l’identica esperienza di sentirsi totalmente accolto e amato, senza sospettare che il suo amore aveva abbracciato, allo stesso modo, centinaia di altre persone. Fu una scoperta che ci unì tutti”.

All’epoca, però, l’intuizione era ancora prematura perché potesse prendere una forma definita. Il pretesto per la fondazione del gruppo venne dalla proposta di dedicare un convegno a don Isidoro nel quindicesimo anniversario della sua morte. Il seminario fu organizzato il 18 febbraio del 2006 a Busto Arsizio, nello spazio comunale dei “Molini Marzoli”, e presentò la figura di Isidoro sotto le sue molteplici vesti di sacerdote, insegnante, giornalista, educatore, terapeuta. All’appuntamento si presentò un folto pubblico e numerose autorità. Il successo dell’iniziativa e, soprattutto, l’incontro tra diverse persone che, avendo amato Isidoro, manifestavano il desiderio di portare avanti l’impegno a ricordarlo crearono le condizioni per la nascita dell’associazione.

Ad oggi il gruppo degli “Amici di don Isidoro” conta circa 70 iscritti, ma molte di più sono le persone che ne seguono le iniziative, come pubblicazioni editoriali e multimediali, incontri, convegni, celebrazioni eucaristiche, manifestazioni artistiche in ricordo di don Isidoro e del suo messaggio.

Le finalità dell’associazione:

Nella relazione introduttiva della prima assemblea del gruppo, riunitasi nel febbraio del 2007, si legge: “Si capisce dunque come una figura di tale spessore [don Isidoro, nda], non possa restare gelosamente chiusa nella memoria di chi lo ha incontrato ma debba vivere, pulsare, affascinare soprattutto i giovani; debba diventare una proposta di vita possibile, perché qui in mezzo a noi, nella nostra città qualcuno in carne ed ossa ci ha dimostrato che è possibile vivere così.

Ecco allora il senso dell’associazione: custodire la memoria di don Isidoro, approfondirne la conoscenza, diffonderla.

Sì, diffonderla perché oggi più che mai abbiamo bisogno di incontrare una persona come lui, una persona la cui scelta di vita sia capace di contagiare, di far nascere domande sul senso dell’esistere e, andando contro la tendenza più diffusa, faccia prevalere il desiderio di spendersi per gli altri, piuttosto che pensare sempre  egoisticamente al proprio benessere”.

Con questo obiettivo, l’associazione si propone di raccogliere ricordi su don Isidoro, di custodirli in un apposito archivio e, soprattutto, di “diffonderne il messaggio, ritenendolo proponibile ed attuale nel tempo”.